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APRILIA: Arsenico e berillio nei terreni individuati per la discarica

APRILIA – Nelle scorse ore sono stati pubblicati i risultati dei sondaggi nel terreno effettuati nella zona di Sant’Apollonia per conto della Frales, società che ha presentato alla regione un progetto relativo alla realizzazione di una discarica e che attualmente è in fase di discussione. I carotaggi ambientali erano stati richiesti da Arpa nella prima conferenza dei servizi. Serviva, in pratica, un nuovo piano di indagine per verificare e attualizzare, gli eventuali livelli di contaminazione presenti nel terreno visto che quella zona, fino alla fine degli anni ’80 ha ospitato una discarica abusiva dove sono state interrate tonnellate di rifiuti. L’attualizzazione dei livelli di contaminazione del terreno è un passo necessario affinché poi l’agenzia regionale, ma anche gli altri enti coinvolti nella valutazione di impatto ambientale, possano esprimere un giudizio positivo o ostativo al progetto relativo al deposito di rifiuti presentato dalla Frales. In particolare, gli scavi dovevano esaminare e definire i valori di fondo del suolo in relazioni ad alcuni metalli e metalloidi. I carotaggi sono stati eseguiti in contraddittorio proprio con Arpa. Per quasi tutti i sondaggi, ad esclusione di uno, sono stati prelevati cinque campioni di terreno. “Dai risultati delle analisi di laboratorio effettuate su campioni prelevati e analizzati – si legge nella relazione presentata dalla Frales – è stato accertato un superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione per il berillio e per l’arsenico. È opinione dello scrivente che il superamento in questione sia testimonianza di uno stato di alterazione qualitativa delle terre e di natura non antropica, da collegare alla presenza di determinate rocce madri e condizioni locali, quindi attribuibili a “valori di fondo” delle terre stesse. Tale tesi è suffragata dall’assenza di attività produttive”. Secondo lo studio privato presentato dalla Frales, insomma, i livelli di contaminazione sarebbero da ricercare proprio nelle caratteristiche fisiche del terreno di Sant’Apollonia e non dall’azione dell’uomo. Ora si attendono i risultati prodotti da Arpa che saranno probabilmente determinanti per capire quanto sia inquinata la zona situata alla periferia di Aprilia e che rischia di ritrovarsi con un deposito di rifiuti. Il progetto presentato dalla Frales Srl prevede un costo totale dell’intervento di circa 28 milioni di euro, di cui 22 milioni relativi ai costi di costruzione. Il deposito, che secondo il piano avrebbe una capacità produttiva massima di 940mila metricubi, ospiterebbe rifiuti non pericolosi. La finalità del progetto è quella di dotare l’ATO di Latina di un impianto di abbancamento rifiuti per un periodo di almeno dieci anni. Il piano è stato comunque ideato per permettere l’eventuale implementazione della capacità a seconda delle necessità dell’ATO di Latina.

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