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APRILIA: Da febbraio 2 ambulanze pubbliche, “a rischio 30 lavoratori di Heart Life e San Paolo”

APRILIA – Chi si aspettava un potenziamento del servizio di 118 in città rimarrà probabilmente deluso. Aprilia oggi può contare su due ambulanze private convenzionate con la regione Lazio, Heart Life e San Paolo della Croce, che hanno la loro postazione presso la struttura di via Toscanini. Da anni, quando c’è una emergenza non solo nel territorio del comune pontino ma anche nelle città limitrofe, sono loro ad intervenire in soccorso. All’interno della postazione ci lavorano circa una trentina di operatori sanitari, tra autisti e infermieri. Dal primo febbraio prossimo tutto questo cambierà. La regione Lazio, infatti, come da intenti, aprirà una postazione Ares con due mezzi 118 nei pressi dell’ospedale città di Aprilia. Un ritorno del servizio pubblico dopo anni di disimpegno a favore del privato. Ciò, però, comporterà, parallelamente, il ritiro dei due mezzi privati che finora hanno assicurato il servizio di 118 in città. In pratica, non ci sarà alcuna implementazione del servizio come era stato promesso e annunciato nei mesi scorsi, anche dalla regione Lazio. Aprilia continuerà a contare solo su due ambulanze e non su tre mezzi come si auspicava da più parti. Questo perché l’ente regionale non ha fondi a sufficienza per sostenere i costi anche di una terza ambulanza. Quindi una semplice sostituzione del privato con il pubblico e non una implementazione del servizio come era stato da più parti, anche dalla regione Lazio, annunciato. Ed il rischio è che la situazione e le criticità che oggi si riscontrano tutti i giorni a causa dei pochi mezzi 118 rispetto alla grandezza del territorio da coprire, rimangano esattamente le stesse. In più c’è sicuramente la preoccupazione per il destino dei trenta lavoratori del settore privato che rischiano di essere trasferiti chissà dove o, peggio, di rimanere senza occupazione. “Ci siamo attivati fin da subito per la tutela del personale che da tempo opera sul territorio provinciale e non può essere dimenticato dalle istituzioni – spiega Davide Di Prospero consigliere della Cisl di Latina – insieme alla Cgil e alla Uil abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Rocca che dovrebbe tenersi questa settimana”.

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