POLITICA

Aprilia, Marchitti: “Serve maggiore aiuto da Asl e Arpa per prevenire miasmi e sversamenti”

APRILIA – Ci risiamo. Alcune sera fa il quadrante sud del centro urbano di Aprilia è stato invaso letteralmente da puzze e miasmi come avviene ormai ciclicamente da diversi anni. Tanti i cittadini residenti in via Aldo Moro, via Guido Rossa, via Mascagni, nel quartiere Montarelli e, soprattutto, nella borgata Agip che hanno dovuto chiudere porte e finestre, nonostante le temperature torride di questo inizio di estate, per limitare i disagi. Ma gli odori nauseabondi hanno reso complicate le serate di centinaia di apriliani. Miasmi che provenivano, come al solito, dalla zona industriale di Aprilia. Un fenomeno, questo, che va avanti senza una soluzione definitiva da ormai troppi anni e che continua a condizionare la vita delle persone. Nei mesi scorso l’amministrazione comunale del sindaco Principi aveva annunciato la costituzione di una vera e propria task force contro gli sversamenti illeciti, un fenomeno che riguarda diverse zone della città ed in particolare il fosso Carrocetello teatro in questi anni di molteplici episodi. A marzo era anche stato organizzato un incontro in aula consiliare con Arpa e Asl per fare il punto sia sullo stato dei procedimenti già in corso nei confronti di alcune attività per le irregolarità rilevate, sia sulle risultanze delle analisi condotte dalla stessa Arpa sui campioni di acque prelevate dal corso d’acqua Carrocetello. Finora però, Arpa ed Asl, non avrebbero fornito un sostegno concreto all’ente comunale per l’attività di monitoraggio preventivo.

“Il nostro impegno contro i miasmi e gli sversamenti non si è fermato a marzo – spiega l’assessore all’ambiente Vittorio Marchitti – a seguito di quel tavolo gli uffici hanno chiesto ulteriore supporto ad Arpa ed Asl per le verifiche del caso. Siamo in attesa quindi che anche questi enti diano ulteriori riscontri, perché dovrebbero coadiuvarci in un’azione di monitoraggio preventiva al fine di condurre delle indagini igienico-sanitarie che forniscano risposte a tutela della salute pubblica. Perché se nel frattempo anche il nucleo ecologia della nostra Polizia Locale è intervenuto più volte negli ultimi mesi a seguito delle ripetute segnalazioni, è sottinteso che tutto questo sforzo da noi prodotto dev’essere accompagnato anche dagli altri enti responsabili. Lo abbiamo ripetuto più volte: non possiamo continuare a fare sopralluoghi senza avere riscontri. Ad ulteriore precisazione, il lavoro della Polizia Locale a supporto degli organi inquirenti, attraverso le relative informative di reato, è andato avanti senza sosta, nel più stretto riserbo. Anche su questo versante auspichiamo che arrivi presto un segnale”.

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