POLITICA

Nota stampa Uniti per Aprilia

Aprilia – Periferie abbandonate, le promesse mancate del centrodestra

“Sulla consulta per le periferie la maggioranza Principi ha fatto spallucce”

Aprilia – Cresciuta grazie all’espansione incontrollata delle zone periferiche, Aprilia sempre di più si configura come una somma di piccole comunità locali, poco omogenee tra loro che non consentono di diventare città ovvero quel luogo comune dove una collettività intera si riconosce. I Coordinatori di Uniti per Aprilia:  Gianfranco Caracciolo,  Alessandro Mammuccari e Stefano Setini.

“In tutte le campane elettorali le forze politiche hanno promesso di tutto e di più dalla realizzazione di piccole Cortine D’Ampezzo ad altri mirabolanti interventi. Straordinarie e al limite dell’immaginario quanto promesso dal Centrodestra nel 2023, che ha puntato tutto su quei lettori ma ad oggi di quelle promesse neanche l’ombra. La famosa legge 6 che doveva finanziarie varie opere di risanamento è stata dimenticata dalla Regione Lazio che non ha stanziato nessuna risorsa per Aprilia, sul fronte idrico e fognatura , l’ATO 4 non ha aggiunto risorse a disposizioni della nostra città, ed è emblematica la vicenda del depuratore di Via delle Salzare, nessuna risorsa aggiuntiva per il miglioramento del servizio idrico, mentre sul fronte delle risorse comunale il deserto assoluto con strade impercorribili tutto l’anno di fronte alla promessa elettorale del Centrodestra di riasfaltare tutte le vie comunali”

”Dei piani attuativi dopo vent’anni dall’approvazione della Variante di Recupero, crediamo si stiano cercando le chine per definirli, con l’unico effetto che periferia prive di luoghi di aggregazione hanno visto crescere il numero di abitanti grazie alle case costruire nei lotti interclusi. A più riprese abbiamo chiesto l’istituzione delle Consulte tra cui quella per la Periferia, ma il Centrodestra ha fatto spallucce. Un fallimento completo da parte del Centrodestra che in campagna elettorale aveva promesso di tutto e di più, ma soprattutto aveva previsto per le nostre periferie il definitivo risorgimento cosa che non è accaduto e ci troviamo al definitivo abbandono”. 

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